Manifesto
Un manifesto per il gioco di interpretazione e narrazione
v. 1.21
Prima di Internet, prima degli sms, prima delle automobili, prima della scrittura e prima delle città… prima di tutto questo, già esistevano le storie.
Era il principio e l’umanità trovava nella narrazione e nel racconto uno dei modi più autentici per incontrare altre persone; lo faceva senza gli schemi e le categorie, spesso troppo asfittici e inconcludenti, con cui ci confrontiamo noi oggi.
Fu un bene: nelle storie raccontate attorno al fuoco venivano mescolate la narrazione orale, l’interpretazione dei ruoli, il gioco di mimesi, il divertimento condiviso, il coinvolgimento degli uditori che da semplice pubblico divenivano protagonisti attivi della storia in una girandola di contributi, di ricordi, di eventi e di intuizioni, di enfasi e ritmo, di espressione e fruizione. Il modo attraverso cui raccontare una storia era oggetto di una sperimentazione continua; d’altra parte lo strumento della narrazione era così nuovo e profondo che valeva la pena scoprirne tutte le potenzialità.
Noi oggi vogliamo proseguire questa tradizione.
Vogliamo raccontare storie grazie a un mezzo contemporaneamente antico e moderno come il gioco di narrazione e interpretazione.
Vogliamo divertire e divertirci, nella consapevolezza che le nostre proposte hanno un senso solo se ci permettono di metterci in relazione con altre persone; non spettatori passivi, ma protagonisti nello sviluppo di una storia sempre nuova, una storia viva perché partecipata.
Vogliamo sperimentare forme nuove per giocare, comunicare emozioni e coinvolgere, perché pensiamo che anche dopo secoli siamo ancora agli inizi di questo viaggio in cui c’è ancora molto da esplorare.
Vogliamo giocare perché ci rende vivi e attivi; ci sfidiamo a stupirci e desideriamo incontrarci, curiosi della nuova avventura che ci aspetta.
Siamo artisti del gioco. Siamo artisti per gioco.